Esoterici, grotteschi, pagani, cristiani: ecco una guida per comprendere le simbologie incise sui coni di pietra
Sui tetti dei trulli di Alberobello sono raffigurati simboli esoterici. Questi disegni donano un fascino tutto particolare alle costruzioni coniche e in pietra, tipiche della Puglia centro-meridionale: ma qual è la loro origine? Di antica memoria – risalgono infatti al XVII secolo – i trulli venivano usati come ricoveri temporanei o abitazioni permanenti degli agricoltori
Ma perché sui tetti dei trulli di Alberobello ci sono i simboli esoterici? In realtà le origini di queste abitazioni sono ancora al centro di numerosi dibattiti e altrettante ricerche. Ciononostante, i misteriosi segni che sono dipinti sul frontale del cono dei trulli fanno parte del culto pagano così come quello cristiano. Sono simboli magici e allo stesso tempo propiziatori.
Sono proprio i simboli raffigurati sul frontale del cono di queste abitazioni a renderli così affascinanti. In passato, la popolazione raggruppava famiglie diverse sia pagane sia cristiane. I simboli venivano usati dai contadini come elementi propiziatori, magici e astrologici. Un esempio? Il tridente rivolto al cielo, cioè le tre preghiere indirizzate alla Trinità.
La quantità di simboli è notevole e ognuno ha un proprio significato e una funzione particolare. Secondo alcuni studiosi, i pinnacoli che si trovano alla sommità della cupola sono il marchio scelto dai costruttori per distinguere il proprio lavoro. Altri, invece, li considerano dei veri e propri simboli magici. Tuttavia è il frontale di ogni cupola ad essere avvolto nel mistero.
Nonostante la maggior parte dei simboli riprodotti sulle cupole dei trulli siano di origine religiosa, ce ne sono molti altri riconducibili al mondo pagano. In particolare alcuni simboli fanno parte di quell’anticoculto degli animali caro ai Romani. Così, per esempio, l’aquila rappresenta il simbolo dell’anima che aspira al cielo, la testa del cavallo quello del lavoro, il bue indica lo scongiuro, il cane la famiglia e il gallo è simbolo della vigilanza. Le interpretazioni tuttavia si sono modificate con il tempo e non possiamo avere la certezza di cosa rappresentassero tutti i simboli pagani.
I simboli primitivi sono quelli più difficili da identificare e collocare in un periodo preciso. Fanno parte di questa categoria gli intrecci di linee, i punti e le linee curve. Alcuni di questi simboli sono stati ritrovati su antichi vasi o tombe primitive, a conferma della loro origine arcaica.
Nel gruppo dei simboli magici disegnati sui trulli di Alberobello si trovano tutti i segni zodiacali, astrologici e planetari. Ognuno di questi simboli ha un significato preciso, di solito un auspicio. Per esempio l’ariete è una preghiera di vita sana e robusta, mentre i segni di Cancro, Leone e Bilancia servono come augurio di buona fortuna. Altri simboli magici importanti e molto frequenti sono quello del sole, principio di vita spirituale e materiale degli abitanti del trullo, e della luna, protettrice del trullo di notte.
Il primo Cristianesimo ha modificato il senso dei simboli pagani, magici e primitivi e li ha trasformati: i simboli cristiani sono infatti i più numerosi sui trulli di Alberobello. Così, per esempio, il Sole nella simbologia cristiana rappresenta la natura divina del Cristo, mentre la Luna è l’uomo. Anche i simboli di origine ebraica, come la stella a sei punte e il candelabro a sette bracci, sono stati cristianizzati. Tuttavia il simbolo più comune è la croce con cui rivolgere le preghiere al cielo.
I simboli grotteschi, a differenza degli altri, non hanno alcuna tradizione e sono scelti in base alla fantasia dal proprietario del trullo. Spesso indicano le iniziali del nome e del cognome, oppure simboli del lavoro che svolge chi abita la struttura (falci, bilance e martelli). Talvolta si tratta di rappresentazioni legate al mondo dell’agricoltura: per esempio rami d’ulivo o grappoli d’uva.