Mozzarelle e vino primitivo sono, da sempre, i prodotti tipici del nostro paese, eccellenze conosciute e rinomate al di fuori del territorio comunale, celebrati nelle più importanti iniziative gastronomiche a Gioia del Colle.
La sagra della mozzarella, realizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con i casari gioiesi, si svolge nei primi giorni di settembre, rientrando tra i più importanti eventi estivi organizzati nel paese. Organizzati in diversi stand, lungo le strade della città, le più importanti aziende casearie gioiesi ed i piccoli artigiani mostrano la produzione delle mozzarelle fior di latte, che di recente hanno ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP), segno inequivocabile della tipicità ed unicità del prodotto, realizzato con il latte delle mucche degli allevamenti del territorio e dalla abilità manuale dei casari gioiesi, tramandata di generazione in generazione. Una tradizione che recentemente si è ampliata anche ai prodotti caseari stagionati tanto da far assurgere Gioia del Colle a “Città del Formaggio”, iniziativa che attrae, turisti e visitatori, riconosciuta anche dall’ Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio (Onaf), che ha voluto presenziare alla proclamazione, avvenuta nel settembre 2022.
Immancabile il Vino Primitivo “Doc” Gioia del Colle, altra eccellenza del territorio che, nel 1987, ha ricevuto la Denominazione di Origine Controllata e divenuto uno dei rossi pugliesi più conosciuti e apprezzati
per la sua straordinaria eleganza ed espressività. Introdotto nel territorio gioiese probabilmente a cura dei monaci benedettini nel XII secolo, ma vi sono testimonianze della presenza delle pregiate viti nel nostro territorio, già a partire dall’VIII secolo a.C., come dimostrano i numerosi ritrovamenti di vasi vinari risalenti a quel periodo nella zona di Monte Sannace. Il Primitivo di Gioia del Colle fu selezionato, alla fine del Settecento, da Don Filippo Francesco Indellicati, sacerdote esperto di botanica e agronomia, che decise di dare alla varietà di queste uve il nome latino di “primativus” che nel dialetto gioiese divenne “primaticcio” o più comunemente “primativo” e ne selezionò con cura un numero consistente di tralci che impiantò in contrada Liponti, creando così la prima monocoltura di uve primitivo che si ricordi. Oggi questa uva preziosa è tutelata e diffusa dal “Consorzio dei vini Gioia del Colle DOC”, che associa una quindicina di aziende tra le più importanti del territorio, vocate alla coltivazione delle uve che donano all’umanità il gusto e la fragranza del primitivo gioiese.