La Pro Loco di Alberobello alla scoperta delle nostre radici
Cə sèimə? (che significa: Chi siamo?). Partendo da questo interrogativo, la Pro Loco di Alberobello ha avviato un percorso di conoscenza e approfondimento della società civile che nel corso dei secoli ha costruito il nostro comune. Il trullo è, in sostanza, il contenitore della nostra gente e su questa che la Pro Loco sta focalizzando le sue iniziative, anche in occasione del 25esimo anniversario della iscrizione nella lista Unesco dei trulli di Alberobello.
“Il nostro territorio – osserva il presidente Pro Loco, Nicola Redavid – è un paesaggio culturale. La prima domanda che ci siamo posti è come avveniva la vita all’interno del trullo. Era una dimora umilissima, spesso un un’unica camera all’interno della quale si conviveva anche con animali domestici. Monolocali privi di servizi dei quali spesso gli alberobellesi si vergognavano e che oggi sono simbolo di orgoglio e rinascita”.
La Pro Loco sta ricostruendo le vicende quotidiane all’interno di quello che oggi è un monumento mondiale, per ricostruire le radici e proteggere l’identità di una comunità.
L’Associazione è intitolata a Giuseppe Notarnicola che è stato un pioniere in questo percorso. Nato nel 1883, nel ‘24 fondò e diresse per due anni la Pro Loco di Alberobello, collegata all’ENIT, col duplice fine dell’incremento degli interessi turistici del nostro paese e della diffusione della cultura nel popolo. Insegnò Lingua e Letteratura Inglese negli Istituti Governativi di Maglie, (è stato professore dell’onorevole Aldo Moro) Taranto, Venezia, Zara, Foggia, Barletta e Bari. Numerosissime sono le sue pubblicazioni. Fra esse va ricordato il saggio I Trulli di Alberobello, dalla preistoria alla presente del 1940, la prima sistemazione organica delle vicende storiche di Alberobello. Altrettanto importante è un altro scritto di Notarnicola, Bio-Bibliografia degli Scrittori ed Artisti Alberobellesi.
Per il 2022 la Pro Loco organizzerà incontri con altri siti Unesco, come Castel del Monte e Matera. L’Associazione punta alla valorizzazione dell’artigianato locale con iniziative e mostre in agosto. I manufatti sono il simbolo della nostra terra.
Chi siamo è anche un logo grafico fortemente emblematico. “Nel rendere graficamente il concetto del “Chi siamo” abbiamo stilizzato tre elementi essenziali della nostra società: il fragno, il bosco di fragni dove la nostra città è sorta; il cono del trullo e la famiglia. Nella vita sociale e culturale dobbiamo sempre partire da questi tre elementi: l’ambiente, il trullo e la famiglia per assumere decisioni ed interventi”.