Papà Cesare Colella ebbe una intuizione e portò il parquet da Milano
“Montare un pavimento per noi significa che deve durare una vita!”. Savio e Davide Colella credono nella qualità del lavoro. Sono due fratelli e soci affiatati che hanno ereditato l’attività di papà Cesare, avviata nel 1968. Cesare era il maestro, pittore edile che con coraggio ha creduto e investito nel suo lavoro. All’epoca montava carte da parati, poi le moquettes per pavimenti che all’epoca si usavano tantissimo. A un certo punto ha deciso di frequentare un corso a Milano portando qui, al sud, il parquet, una nuova moda. Un visionario che aveva capito in quale direzione andare. Pian piano, così, è cresciuta l’attività poi tramandata di padre in figli.
“La nostra – ricorda Savio – è un’attività che affonda le sue radici in un tempo fatto di impegno, passione e concretezza. Le nostre parole hanno un peso perché si trasformano in risultati”.
E infatti i lavori sono tanti e non si respira un attimo. La pandemia non ha inciso più di tanto. A marzo di quest’anno, Colella Parquet ha conosciuto un vero boom. Inoltre, il piano casa ha rilanciato l’edilizia monopolitana; un mercato appetibile per turisti e investitori di paesi limitrofi.
Lo staff si occupa della fornitura e posa in opera per assicurare maggiore garanzia e qualità del prodotto. Colella Parquet è una delle poche attività che lavora con materie prime italiane o di qualità. Con la caratteristica di poter personalizzare il lavoro a seconda delle esigenze e delle richieste dei clienti. Un lavoro più personalizzato e artigianale. Si lavora il grezzo. Vengono utilizzati parquet di tipo massiccio (legno massiccio di eccellenza) e prefiniti (con particolare attenzione alla flessibilità, stabilità e rispetto dell’ambiente).
Oltre ai dipendenti storici, si è un nito un giovane di 23 anni con tanta voglia di imparare. Così la tradizione e le fatiche di papà Cesare potranno continuare anche nel futuro.