Durante la Guerra c’era una rete che chiudeva il porto di notte
Il Faro, una “sentinella dell’infinito”. Si potrebbe tracciare un percorso dei fari in Puglia. L’ingresso del porto di Monopoli è caratterizzato da due fari: il Faro Rosso e il Faro Verde. I due fari sono i punti di congiunzione di una costellazione panoramica visiva eccellente. La vista sul mare e sulla città è impagabile.
Il Faro Rosso si trova proprio nel cuore del Porto Vecchio, a due passi dal Castello Carlo V. Quello Verde invece si trova su un lungo molo situato sulla parte opposta e proprio in mezzo al mare. Raggiungerlo a piedi è un po’ più faticoso poiché occorre fare più strada uscendo dal porto vecchio e percorrendo via Giuseppe Ungaretti. Da qui però si riesce ad avere una bella vista del Centro Storico di Monopoli.
Il Faro Rosso di Monopoli, immerso nella vita caotica dei pescatori e del molo, è basso e tozzo; alto solamente 15 metri e svolge una funzione di segnalamento all’ingresso del porto sin dall’anno in cui mandò i primi lampi di luce ai naviganti, nel 1878 costruito con i soldi del Comune monopolitano.
C’erano i cannoni sul molo Margherita che servivano per ormeggiare le navi. La costruzione del Faro Verde e del relativo molo è stata avviata nel 1907 e conclusa negli anni ’20. Il fanalista abitava in una casetta di pietra davanti al castello. Accendeva e spegneva il faro, finché poi non è stato automatizzato.
Lo storico Vincenzo Saponaro ricorda che durante la guerra la Marina Militare apriva il porto di giorno e lo sbarrava di notte attraverso una rete della quale oggi si è persa traccia.
Del Faro Rosso esiste una foto d’epoca del 1957 visto dai palmeti. Una foto venduta su Ebay. Ma vi sono altri scatti che sarebbe bello raccogliere in una mostra per ricostruire gli eventi storici legati al porto.