Monopoli, cittadina a sud-est di Bari, è la nuova regina della Puglia.
Monopoli, cittadina a sud-est di Bari, è la nuova regina della Puglia. È l’unica meta turistica della regione che, al netto del calo osservato a seguito della pandemia, nell’ultimo decennio ha registrato dati in continuo aumento.
Lo stemma della città è frutto dell’omaggio di Federico II, lo stupor mundi, che decise di premiare i cittadini per il coraggio dimostrato durante la resistenza all’assedio di Gualtiero di Brienne nel 1202. Tre rose bianche, simbolo della fedeltà al sovrano, si stagliano su uno sfondo rosso, che rappresenta il sangue sparso sul campo di battaglia dai monopolitani.
Il centro storico è a due passi dalla stazione. Dopo aver attraversato la città novecentesca e la piazza intitolata a Vittorio Emanuele II, la più grande di Puglia, ci si addentra nel “paese vecchio”, com’è solita chiamarlo la popolazione locale. Lungo la via dei mercati (oggi via Garibaldi) ci si imbatte in ristoranti, trattorie e locali di tendenza. Il Palazzo Prospero Rendella domina la piazza dell’antica Monopoli, intitolata a Garibaldi: è oggi sede dell’omonima Biblioteca Comunale, fervente centro culturale. Tra il groviglio di strade lastricate a “chianche”, si dispiegano davanti ai nostri occhi piazze, palazzi nobiliari e, infine, case imbiancate a calce.
A signoreggiare sul porto il maestoso Palazzo Martinelli, con un loggiato che per un attimo crea l’illusione di trovarsi a Venezia. Nel cuore del centro storico spicca poi Palazzo Palmieri, un gioiello settecentesco, in stile tardo barocco d’ispirazione leccese. Il Castello di Carlo V si affaccia sul suggestivo panorama della città. Prima di diventare un carcere, fu sede della più alta autorità militare. Oggi, invece, vi si organizzano eventi culturali, oltre che essere location da favola per matrimoni vip.
Monopoli non è soltanto centro abitato, ma è fatta anche di contrade, un centinaio, dislocate tra mare e terra. Ambienti naturali di una straordinaria bellezza, costellati di masserie fortificate, insediamenti rupestri e i caratteristici ulivi secolari. L’agro monopolitano rappresenta, infatti, un importante asse economico della città, grazie alla fruttuosa conversione di trulli e dimore antiche in B&B, insieme con la rinomata produzione di olio d’oliva. Il tour delle chiese rupestri lascia mozzafiato. Incantevoli le chiese bizantine scavate nella roccia e interamente affrescate: testimonianze di un culto antico, sopravvissuto nei secoli.
Esiste, inoltre, una Monopoli fatta di festività popolari, di processioni, di riti tramandati di generazione in generazione. La ricorrenza più nota è la festa della Madonna della Madia celebrata all’alba del 16 dicembre e ripetuta, per i cittadini residenti all’estero, la sera del 14 agosto. In questa occasione vediamo la città al suo meglio, illuminata da una pioggia surreale di luminarie, che tanto affascinano il mondo della moda.