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LA FESTA DEL 1º MAGGIO A MONTURSI

E LA “PASSATA AL MONTE”

La festività del 1º Maggio a Montursi rappresenta già dalla fine degli anni ’50 un appuntamento tra i più sentiti e partecipati della tradizione locale della nostra città, da sempre nel cuore degli usi e dei costumi dei cittadini di Gioia del Colle.
Si deve all’instancabile operato di mons. Don Franco Di Maggio, arciprete della chiesa matrice ed indimenticata figura del clero gioiese degli anni sessanta, l’innalzamento del tempio religioso in onore di San Giuseppe Lavoratore, costruita nella contrada di Montursi, frazione di Gioia del Colle.
Sin dall’inizio dell’antica festa religiosa questa ricorrenza si è connotata di un particolare valore simbolico notevolmente importante per la popolosa comunità locale residente nelle campagne limitrofe a Montursi.
Una festività rurale assai nota nel circondario e molto partecipata da parte dell’intera cittadinanza gioiese.
Complice l’ambiente salubre della pineta, la presenza della chiesetta dedicata a san Giuseppe Lavoratore, essa rappresenta oramai da tempo non solo la meta ideale per una gita fuoriporta d’inizio primavera, ma anche l’occasione per il piacevole ripetersi di un rito – popolare, agreste e religioso – al quale i gioiesi continuano ad essere legati da vincoli antichi di fede autentica e sentita.
Mercé l’impegno del locale comitato “Pro Montursi” presieduto dal sig. Erasmo Perniola, il programma della festa è stato reso di gran lunga più articolato con l’intento non solo di rilanciare l’identità del territorio murgiano e della sua storica pineta, ma anche per esaltare il variegato mondo agricolo, cui l’intera società locale è ancora molto legata. La grande quantità di terreno strappato all’arida murgia e dissodato con la fatica ed il sudore dei suoi contadini, infatti, sono l’espressione più emblematica della dedizione al lavoro che ha permesso ai nostri avi di determinare il successo dell’intero agro gioiese, lungo le vie maestre della industria casearia e dell’attività vitivinicola, autentiche eccellenze dell’enogastronomia gioiese.
La pietra dei nostri terreni, le masserie, i carrari, le lamie, le partagge e gli iazzi rappresentano ancora il grande cuore della terra di Montursi: una civiltà contadina nobile e sacra che ora padre, ora madre e sorella, continua nel tempo a rappresentare per la nostra città una ricercata oasi naturalistica per piacevoli percorsi di salute e di natura.
Anche la “Passata al Monte” è un altro piacevole appuntamento per la comunità gioiese; il rito si svolge ogni anno in occasione della ricorrenza dell’ottava di Pasqua, ed anche a quindici giorni dalla festività religiosa della resurrezione, e consiste dapprima in una celebrazione liturgica con conseguente processione che si snoda per tre volte intorno all’ antichissima chiesetta dedicata all’Annunziata, ubicata in località Monte Rotondo, a pochi passi dal meraviglioso parco archeologico di Monte Sannace.
In occasione del rito della passata, si creano i cosiddetti “comparizi” tra fedeli i quali, ripetendo il rito per tre anni consecutivi, stringono tra loro un patto di fede di reciproca protezione e vicendevole cura.

Lucio Romano
Assessore alla Cultura
Comune di Gioia del Colle