Trattoria Pugliese sorge in una delle zone più antiche del centro abitato, in un vicolo vicino al Castello Normanno Svevo, in via Concezione n.9, a Gioia del Colle
L’ attività commerciale nasce ad opera della famiglia Pugliese, nel 1888, facendo divenire questo locale un punto di riferimento, nel cuore di ogni abitante del paese è conservato un caro ricordo non solo del locale ma anche degli storici proprietari, nei loro modi e soprattutto delle loro pietanze.
Fu la signora Crescenza – vedova Pugliese – a iniziare la storia dell’attività di famiglia. Negli anni antecedenti lo scoppio della Prima Grande Guerra, nel 1914 la trattoria venne ereditata da Vito Pugliese, la cui gestione – dopo la sua morte – passerà alla moglie Favale Maria. Negli anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, a prendere il testimone sarà la figlia Dorotea Pugliese con il coniuge Amleto, che gestirono l’attività fino alla metà degli anni Novanta.
Era il lontano 2011, quando Giuseppe Conti Papuzza, detto “Pepè”, chef estroverso, deciso, imprevedibile, e Vittoria Santoiemma, accogliente, affidabile, preparata, determinata si incontrano e da subito nasce una forte sinergia. Lui di origine siciliana, lei pugliese, si incontrato ad Alba, in Piemonte. Lui li da alcuni anni dopo decennali esperienze nel “continente”, lei lì dopo aver lasciato il suo lavoro di Sociologa e abbracciato la sua antica passione per l’accoglienza e il vino.
All’inizio ebbero l’idea di lavorare insieme, accarezzata da entrambi come un sogno lontano e poi, concretizzata nel 2013, con l’acquisto della storica Trattoria Pugliese.
L’inizio di questa nuova esperienza, personale e professionale, si intreccia con la storia di questa attività.
Il concetto di casa diviene l’immagine per trasmettere queste due anime e due storie familiari. Casa come accoglienza, luogo di ristoro, di protezione, e di condivisione; luogo per essere a proprio agio, spazio vissuto da visi, odori, colori, sensazioni ed emozioni; luogo di incontro e di racconto.
Racconto di storie, umane, territoriali, come racconti di prodotti e di produttori. Racconti di un territorio antico, dal lungo passato, ma anche di un territorio che guarda al futuro e si proietta in nuovi progetti e nuove storie. Un territorio dinamico, giovane e antico al tempo stesso, come la cucina e i prodotti portati in tavola.
Prodotti con una forte connotazione territoriale, in particolare del territorio murgiano, e soprattutto con un’attenzione alla scelta di piccoli produttori, custodi della storia e delle tecniche.
Scegliere i piccoli produttori è stata una precisa scelta della Trattoria per diversi motivi: piccoli produttori puntano, normalmente sulla qualità e non sulla quantità. Selezionano le migliori materie prime e hanno maggiori controlli sulla filiera. Un piccolo produttore con molta probabilità ha imparato un mestiere di famiglia e tramanda una tradizione antica. A volte la tradizione diviene la base per grandi innovazioni. I prodotti dei piccoli produttori viaggiano poco e non hanno bisogno di grandi imballaggi, diminuendo l’impatto ambientale. I piccoli produttori prediligono varietà autoctone e preservano la biodiversità. Con i piccoli produttori si costruisce un rapporto di fiducia reciproca e spesso una sincera amicizia. Aumentando gli intrecci umani e di storie.
L’amore per il proprio lavoro e per la propria terra lo si evince dalla cura adoperata, in tutte le scelte di Trattoria Pugliese che ne ha fatto una vera e propria impostazione di base. Amore che porta ad un preciso impegno per quanto riguarda i temi ambientali e una grande attenzione allo spreco delle risorse e del cibo.
Il menù è stagionale e viaggia tra tradizioni e interpretazioni, con semplicità e genuinità. Un racconto che parla una storia antica ma in lingua moderna.
A fare da compagnia ai piatti si trova un’ampia scelta di vini selezionati accuratamente da Vittoria, che grazie alla sua esperienza da sommelier completa armoniosamente l’unione tra buon vino e buon cibo.
Di antica bellezza è la cornice architettonica che fa da sfondo alla trattoria: ammirabile, a tal proposito, è la scelta nello stile d’arte povera che predomina l’arredamento dei locali.
La pietra viva posta a vista, rende l’ambiente unicamente rustico e “accogliente”, facendogli assumere i tratti tipici di un antico focolare domestico dove si ritrovano i ricordi dei tempi ormai remoti nei quali la semplicità assumeva il sinonimo di bellezza.
Il passato è sopravvissuto anche attraverso la memoria di personaggi illustri che vi son stati: tra questi si ricorda il “poeta sacro” e deputato del Regno d’Italia, Gabriele D’Annunzio con il suo stato maggiore; altrettanto degno di nota è l’approdo al locale del drammaturgo, poeta, sceneggiatore, regista e attore Pier Paolo Pasolini, avvenuto durante le riprese di un suo film al castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle, “Il Vangelo secondo Matteo” del 1964.
A degustare gli ineguagliabili piatti di Trattoria Pugliese è stato il tenore di origini statunitensi, Raffaele Attilio Amedeo Schipa detto “Tito.
Il connubio tra cucina e cultura rende unica la tradizione culinaria di Trattoria Pugliese: i proprietari, infatti, hanno saputo coniugare la cucina con la cultura dando a questi il potere di veicolare, mediante le pietanze ed i vini, l’incontro tra realtà e culture, nazionali ed internazionali, differenti tra loro.