Nel 1986 iniziarono i lavori di restauro della Cattedrale della Madonna della Madia.
Nel 1986 iniziarono i lavori di restauro della Cattedrale della Madonna della Madia. L’intento principale era quello di ritrovare la cripta dell’antica chiesa fatta costruire dal vescovo Romualdo. Nessuno rimase deluso: infatti, dagli scavi venne fuori una cripta di stampo romanico insieme con tombe altomedievali, ma anche di epoca romana, ellenistica e, risalendo ancora più all’indietro, messapica. Il tutto sovrapposto a resti di insediamenti addirittura dell’Età del Bronzo.
La cripta si trova al di sotto del transetto della Basilica Cattedrale di Monopoli ed è stata oggi convertita in un museo che offre un percorso espositivo che, dai sotterranei dell’edificio settecentesco, attraversa via Argento fino a via Mulini. Quattromila anni di storia e arte vi sono contenuti.
Le diverse ricerche archeologiche hanno permesso di raccogliere un’ingente documentazione sull’evoluzione storica della città e sulle diverse forme di occupazione che vi si sono susseguite. Si passa così dalla più antica Età del Bronzo fino al Medioevo con i resti dell’antico tempio di Romualdo del XII secolo, costruito sulle rovine di una chiesa precedente di cui è stato portato alla luce il sepolcreto con tombe a fossa scavate nella roccia.
È anche stata rinvenuta la tomba di un bambino risalente agli inizi del III secolo a.C. ricavata accanto ad un’altra fossa destinata alle offerte votive, usata sempre nello stesso periodo. Ancora più antiche sono le imponenti tombe a semicamera del V secolo a.C.
All’Età del Bronzo risalgono i cosiddetti fori di palificazione, ovvero delle buche da palo necessarie al sostegno delle capanne dei primi abitatori del sito, riferibili nello specifico al XV secolo a.C., quando la piccola penisola compresa fra Cala del Porto e Cala Porta Vecchia era occupata da un villaggio costituito appunto da capanne, precedentemente frequentato dai Micenei.
Con i recenti lavori di ampliamento del museo, visibile è pure la cripta della Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Vi si trovano, in più, capitelli, architravi e archivolti del XII secolo, oltre che statue settecentesche di santi, monumenti funebri e reliquiari. Sempre al Settecento risale una grande cisterna.
Un viaggio nel tempo che vi farà attraversare una sequenza storica lunga millenni vi aspetta. Sono disponibili visite guidate in italiano, inglese, francese e tedesco.